Friday 8 March 2013

ECCO PERCHE RICORDIAMO IL COMANDANTE HUGO CHAVEZ

Se ci fermassimo a pensare a quando i media occidentali, e italiani in particolare, hanno, negli ultimi anni, parlato di Hugo Chavez, ci accorgeremmo immediatamente che lo hanno fatto solo ed esclusivamente per sottolineare la sua precaria condizione di salute. Questo è certo. Quasi a voler descrivere un leader al tramonto, o meglio, in declino.
Eh già, perché quando si parla del fu Presidente venezuelano, si parla di un personaggio difficilmente inquadrabile e, sicuramente, "scomodo" a molti.
Per chi non lo conoscesse, Hugo Rafael Chávez Frías (Sabaneta, 28 luglio 1954 – Caracas, 5 marzo 2013[3]) è stato un politico e militare venezuelano. È stato presidente del Venezuela dal 1999 alla morte, tranne la breve parentesi del colpo di stato del 2002.
Chávez promosse la sua visione di socialismo nazionale, integrazione dell'America Latina e anti-imperialismo. Fu inoltre un acceso critico della globalizzazione neoliberista e della politica estera statunitense. La sua particolare filosofia politica è stata denominata chavismo, un'unione di "bolivarismo" e del cosiddetto "socialismo del XXI secolo".
Chávez fondò il Movimento Quinta Repubblica dopo aver organizzato, nel 1992, un fallito colpo di Stato contro l'allora presidente Carlos Andrés Pérez. Fu eletto presidente nel 1998 grazie alle sue promesse di aiuto per la maggioranza povera della popolazione del Venezuela e fu rieletto nel 2000, nel 2006 e nel 2012. In patria Chávez ha lanciato le Missioni Bolivariane, i cui obiettivi sono quelli di combattere le malattie, l'analfabetismo, la malnutrizione, la povertà e gli altri mali sociali. In politica estera si è mosso contro il "Washington consensus" sostenendo modelli di sviluppo economico alternativi, richiedendo la cooperazione dei paesi più poveri del mondo, specialmente di quelli sudamericani. I suoi critici gli rimproverarono di essere un populista autoritario e l'amicizia con alcuni stati non democratici, come Cuba, e con Stati le cui modalità di governo, pur formalmente democratiche, sono criticate dall'Occidente, come la Libia nel periodo di Mu'ammar Gheddafi e l'Iran di Ahmadinejad. Poco dopo la quarta vittoria consecutiva alle elezioni presidenziali, nel 2012, Hugo Chávez ha prima dovuto ritirarsi gradualmente dalla scena politica ed è poi morto nel 2013, a causa di una forma grave di tumore che lo aveva colpito nel 2011, e delle relative complicanze, lasciando il governo e la presidenza al suo successore designato, Nicolás Maduro.
Se per gli oppositori interni ed esterni e per gran parte dei media internazionali il governo di Chávez s'incentra su di una lotta costante contro le fasce più alte della popolazione, indistintamente da come abbiano costruito la loro ricchezza, secondo altri osservatori e studiosi delle problematiche del Sud America, la politica chavista mira al risanamento delle condizioni socioeconomiche disastrose della stragrande maggioranza dei venezuelani.
Tra le misure prese da Chávez, in gran parte reinvestendo i proventi petroliferi: lo stanziamento di 1641 miliardi di bolivar (circa 314 milioni di euro) per la ricerca scientifica, l'aumento del 40 % degli stipendi degli insegnanti, borse di studio e istruzione gratuita, creazione di una banca popolare con bassi crediti per scopi sociali e umani, come l'acquisto di un alloggio familiare, creazione di cooperative, abolizione del latifondo, nazionalizzazione dei pozzi petroliferi, uscita del Venezuela dal Fondo Monetario Internazionale e dalla Banca Mondiale, blocco della fuga di capitali e della svalutazione del bolivar, incremento alla sanità pubblica con seicento centri di diagnostica. Il PIL venezuelano è cresciuto fino a 50 trilioni di bolivares nel 2006.
A livello continentale Chávez domanda un'integrazione dei paesi latino-americani da effettuarsi anche mediante l'ALBA (Alternativa Bolivariana para América Latina y el Caribe) costituita in contrapposizione all' ALCA (Area di Libero Commercio delle Americhe) voluta dagli USA. Inoltre l'amicizia tra Venezuela e Cuba (che vede ad esempio lo scambio tra la fornitura di petrolio venezuelano a prezzi vantaggiosi e il supporto della competenza medica cubana nell'ambito dei piani di miglioramento delle condizioni sanitarie del Venezuela e altri paesi sudamericani), così come quella con l'Iran e la Bolivia di Evo Morales, viene vista con sospetto dagli Stati Uniti e utilizzata dall'opposizione per discreditare Chávez. Il Venezuela riconosce lo Stato di Palestina: per questo e per protesta contro il governo israeliano di centro-destra, che il leader venezualano accusa di volontà di genocidio contro i palestinesi, Chavez ha espulso l'ambasciatore israeliano nel 2009, inasprendo e di fatto interrompendo le relazioni diplomatiche tra i due paesi.
In 7 anni di governo Chávez il paese si è dichiarato libero dall'analfabetismo e tre milioni di venezuelani sono stati inseriti nell'istruzione primaria, secondaria e universitaria. Diciassette milioni di venezuelani (quasi il 70% della popolazione) ricevono, per la prima volta, assistenza medica e medicinali gratuiti e, in pochi anni, nelle intenzioni governative tutti i venezuelani avranno accesso gratuito all'assistenza medica. Si somministrano più di 1 milione e 700 000 tonnellate di alimenti a prezzi modici a 12 milioni di persone (quasi la metà dei venezuelani), un milione dei quali li ricevano gratuitamente, in forma transitoria. La questione è centrale in un Paese come il Venezuela dove le persone sottonutrite sono cresciute dal 1992 al 2003 del 7%, raggiungendo la cifra di 4,5 milioni[27][28]. La malnutrizione è scesa dal 14 % al 12 %. La mortalità infantile si è ridotta al 2 %.Il tasso di disoccupazione è sceso dall'8,9% (2006) al 6,20% (feb 2007) e la popolazione sotto la soglia di povertà è diminuita dal 37,9% (2005) al 23% (2009).
Il Venezuela, dal primo dicembre 2010 si impegna a rispettare il Protocollo di Kyoto e gli accordi intrapresi dalle Nazioni Unite riguardo al clima e all'ambiente. Con questa decisione il Venezuela diventa uno dei primi paesi in via di sviluppo a impegnarsi nel rispetto dell'ambiente. (FONTE: WIKIPEDIA)


In pratica checché ne vogliano dire detrattori vari, tutto ciò fa di Chavez un FASCISTA. Ne siamo convinti. Certo non di un Fascismo borghese, come quello del Fascismo-regime, ma di un fascismo "di sinistra", quello di San Sepolcro, quello della R.S.I. Il Fascismo che nasce dal Popolo, per il Popolo. Attento alle tematiche sociali e ambientali, di stampo anti-capitalista e anti-imperiliasta. Per l'AUTODETERMINAZIONE dei Popoli.

Però questo non sembra un concetto così poi scontato. Ci capita di leggere spesso sui "social network" (Dio li stramaledica) personaggi della cosiddetta "Area" che parlano di Chavez come un marxista e anti-fascista, apportando come prova sue dichiarazioni come "I Fascisti non sono umani. I serpenti sono più umani dei fascisti". Certo sono dichiarazioni forti. Ma sono frasi estrapolate da chissà quale contesto ed ovvie per un personaggio da sempre "irruento" e facile alle frasi ad effetto. Ma non dimentichiamo che il Fascismo per i più è quello Americano e Israeliano, fatto di prevaricazione e violenza fine a se stessa.

Insomma, la classica sindrome dei "fasci" che, guardando Apocalyps Now ,parteggiano per gli AmeriCani contro i "musi gialli" e sono i primi ad arrivare a Predappio il 28 ottobre. (MAH!)
Stesso discorso che fanno i "Compagni", da sempre pronti ad utilizzare e politicizzare personaggi recenti, vista la fine piuttosto pietosa dei loro leaders del passato (vagli a spiegare che un cattolico praticante come il "Comandante" non può esser definito marxista e che la loro "lotta di classe" usa il Popolo come "massa" e non come unità organica, come Nazione)
Chavez rientra in quella ricerca della "Terza Via" di cui tanto si parla e che affianca personaggi anche completamente diversi tra loro come Gheddafi, Ahmadinejad, Putin, Assad. La stessa Via che auspichiamo per la nostra vecchia Europa, da più di mezzo secolo prona ai voleri della mafia internazionale americana e sionista.
Auspichiamo un'informazione scevra da pregiudizi che, spesso, fanno molti di noi più simili ai compagni di quanto si possa pensare.



HASTA SIEMPRE COMANDANTE!!