Tuesday, 24 April 2012

25 aprile FESTA DELL'INFAMIA




Ed eccoci come ogni anno a vedere nostro malgrado caroselli e bandiere rosse in questo giorno che di liberatorio non ha davvero nulla, soprattutto nella situazione in cui versa il nostro Paese: tasse sulle nostre abitazioni, tagli alle pensioni e una politica che va contro tutti coloro che ogni giorno vivono solo del sudore della propria fronte.
LIBERAZIONE DA COSA?
Da quel maledetto giorno l'Italia ha conosciuto solo miseria e sottomissione all' "alleato" statunitense. 
La stessa Italia che era rispettata nel mondo e che aveva un sogno.
LIBERAZIONE DA COSA?
Dall'unico governo che per vent'anni ha assicurato ad ogni cittadino casa di proprietà, lavoro, sicurezza, ordine.
Noi da festeggiare non ci troviamo proprio nulla e soprattutto non riusciamo ancora a capacitarci del fatto che dopo tutto questo tempo e dopo la presa di coscienza dei crimini partigiani, questi personaggi continuano ad essere chiamati liberatori.
QUINDI LIBERATA DA CHI ?
Dagli stessi imboscati che si macchiarono di crimini orrendi contro loro connazionali in nome di un ideale che di rosso aveva la bandiera oltre le mani. Mani sporche di sangue e che uccisero,seviziarono,violentarono chiunque aveva avuto a che fare con il Fascismo.
Nella la infinita lista dei caduti "per la liberazione" troviamo tantissime donne o bambine uccise, violentate ed umiliate solo perchè mogli,figlie o parenti di ufficiali fascisti o semplicemente perchè elogiate per meriti scolastici,sportivi dal Duce in persona o dal Regime.
I partigiani pur di sconfiggere il Fascismo in Italia si accordarono con le truppe alleate capeggiate dai "paladini della giustizia", gli Stati Uniti, e che intervennero quasi ovunque solo dopo l'arrivo degli alleati nelle città, proprio per fare la "loro giustizia" sommaria  che spesso si rivelo' una vendetta personale o politica nei confronti degli uomini del Regime.
In tutto ciò non va dimenticata la barbara uccisione di Benito Mussolini e dei suoi fedelissimi, culminata poi nello scempio di Piazzale Loreto.
La storia dell'Italia post fascista inizia proprio da questa scena che poi negli anni abbiamo rivisto più volte nei paesi "liberati" dalla mafia internazionale americana.
Andare fieri dell'infamia, del tradimento, della violenza cieca, della fuga nelle braccia del vincitore. Da 60 anni e più è questo lo stile italiano.
Oggi come ieri, NESSUNA FESTA, NESSUNA RIAPPACIFICAZIONE!